Tutti conoscono le alghe giapponesi, si trovano ovunque: nelle zuppe, fuori o dentro al sushi, polverizzato su alcune pietanze come insaporitore.
Pochi le avranno viste così o avranno il piacere di gustarle.
I Design Nori sono nate dal lavoro del signor Umino, proprietario dell'azienda familiare Umino Seaweed Shop, e l'agenzia pubblicitaria I&S BBDO con lo scopo di rilanciare, con grande stile, il mercato delle alghe nori che aveva subito grave danno dopo i tragici eventi del 2011.
Si tratta di foglie d'alga sulle quali sono incise, grazie ad un laser, cinque motivi tradizionali giapponesi: i sakura, i mizutama o gocce di pioggia, l'asanoha o canapa, il kumikkou (guscio di testugine) e il kikkou (guscio di tartaruga).
Per questo scopo vengono adoperate alghe più spesse, provenienti dall'area di Miyagi, nel nord est del Giappone, e una tecnica di taglio laser che rimane in parte avvolta nel mistero.
L'idea sembra a dir poco saporita, ma cosa succede agli scarti di lavorazione?
Il signor Umino prevede di recuperarli, probabilmente ricompattandoli in nuovi fogli o producendo del furikake, un popolare condimento a base di nori, pesce essiccato, semi di sesamo, zucchero e sale.
L'idea è piaciuta così tanto che ha spopolato alla mostra Katagami Style a Tokyo e l' I&S BBDO ha vinto il premio "Best of Show for Design Lotus" per la migliore pubblicità all' AdFest in Tailandia.
Mister Umino ha avuto tantissime richieste, in Giappone e dall' Europa, così tante da non poterle soddisfare tutte, dato che vende solo su ordinazione e in Giappone.
I Design Nori costano all'incirca 10 dollari, ma Umino prevede di abbassare i costi e di produrne in maggiori quantità.
Creatività, tecnologia e tradizione danno vita ad un sushi che è quasi un peccato mangiare.
Suppongo che, se fossero convenienti e facili da acquistare, spopolerebbero anche in Italia.
Questa novità aiuterà da sola il mercato delle alghe? E quelle provenienti dal nord est sono sicure oggi?
Design Nori, the complete collection |
Sakura, asanoha and kikkou |
A special design. Un design particolare. |
When the design meets the food, "Design Nori" comes.
Everyone knows what are seaweeds, they are everywhere in Japanese cuisine: soups, inside or outside a sushi roll, sprayed on some dishes as a topping.
Few of us has seen them in this way or will have the pleasure of enjoy them.
The Design Nori is an idea of Mr. Umino, owner of the family company Umino Seaweed Shop, and the advertising agency I&S BBDO, with the aim to revive, with great style, the nori market, which had suffered serious damage after the tragic events of 2011.
I'm talking about laser cutted seaweed leaves that have on their surfaces five traditional Japanese designs: sakura, mizutama or raindrops, asanoha or hemp, kumikkou (tortoise shell) and kikkou (turtle shell).
For this purpose the company uses a thicker nori, coming from the Miyagi prefecture, north east of Japan, and a laser cutting technique that remains in part shrouded in the mystery.
The idea sounds very tasty, but what happens to the scraps?
Mister Umino expected to reuse them, probably by producing new nori sheets or furikake, a popular condiment made of nori, dried fish, sesame seeds, sugar and salt.
The idea has liked so much that drew the crowds during the exhibition Katagami Style in Tokyo last May and the I&S BBDO has won the prize "Best of Show for Design Lotus" for the best advertisement at the AdFest in Thailand.
Mister Umino receives tons of requests, in Japan and from Europe, so many that he isn't able to satisfy them all, since he only sells in Japan and on order.
Design Nori costs about $ 10, but Umino plans to cut costs and produce them in bigger quantities.
Creativity, technology and tradition have created a sushi that is almost a sin to eat.
I suppose if they were cheaper and easier to buy, they would be a success in Italy.
Can this new product help alone the nori market?
And are nori from the north east safe today?
Vale